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Psicologia spicciola. A costo di essere banali riportiamo in estrema sintesi il risultato di studi sessuali che dimostrano quante sciocchezze si dicano e vengano dette a tutti i livelli. Da questo punto di vista l'intenzione non è quella di bacchettare le dita dei soliti improbabili ma sempre molto ciarlieri bigotti, ma anche quelle dei soloni delle garanzie per la diversità. Vere e prorie cretinate a tutto campo che provengono da ogni dove perchè chiunque crede di saperne, in questo modo l'unico rischio che si corre è una nuova battaglia sulla sacralità del culo, che come ogni battaglia tra religioni diverse, non porta a nulla se non ad avere vittime di entrambi gli scheramenti. Cominciamo subito a dire che l’ipotesi, smentita dagli studi, che l’orientamento sessuale sia immutabile e che si nasca orientati verso un dato sesso, sembra solo rendere più facile l’accettazione sociale dell’omosessualità in una società, come la nostra, ancora omofobica, ma al tempo stesso non esistono evidenze scientifiche che l’orientamento sessuale possa essere modificato volontariamente. L’American Psychological Association ha escluso che sia possibile modificarlo utilizzando forme di terapia psicologiche o religiose, le cosiddette terapie riparative orientate agli omosessuali hanno fallito e falliscono clamorosamente perchè ci tocca sottolineare sono gigantesche idiozie senza senso e scienza. Se non fosse per questo contesto particolare, le avrei definite cazzate.

A) Non esiste alcuna legittima prova scientifica, e non certo in questo articolo, che dimostri che vivere una sessualità diversamente orientata rispetto alla maggioranza, significhi aver subito traumi infantili, deficit educativi, rapporti difficili con i genitori o con l’altro sesso. Così come non è stata trovata nessuna correlazione tra orientamento sessuale e psicopatologia.
B) L’orientamento sessuale è una caratteristica radicata che ha un significato profondo per gli individui. La sua limitazione psicologica, culturale o giuridica infligge gravi danni psicologici. L’orientamento sessuale è il risultato dell'interazione di fattori biologici, genetici, ambientali e culturali. Non è biologicamente preordinato in modo rigido verso un dato sesso, ma solo indirizzato con una preferenza, in modo più o meno rilevante, nella maggioranza dei casi, in senso eterosessuale. Rimane un certo grado di fluidità potenziale, che permette lo svilupparsi delle differenze, in base a processi di apprendimento ed eventi di vita.
C) Omosessuali ed etero non sono categorie distinte, nemmeno dal punto di vista genetico. Nessun gene dell'omosessualità è stato fino a oggi isolato. Inoltre le etichette etero, omo e bisessuale sono ormai considerate inadeguate per esprimere l’ampia gamma di possibilità degli orientamenti sessuali, non tutti siamo esclusivamente attratti da un genere o in misura uguale da entrambi. Sono solo schemi grossolani che inquadrano e riducono una realtà ben più complessa.
D) Le donne mostrano una maggiore flessibilità nel proprio orientamento. Diversi studi evidenziano una maggiore probabilità che le donne siano bisessuali piuttosto che esclusivamente omosessuali, mentre negli uomini si verifica il contrario. Sottolineo una parola fondamentale di questi studi: PROBABILITA'. Le donne non eterosessuali tendono di più a considerare il proprio orientamento sessuale come flessibile, in alcuni casi “scelto”, mentre gli uomini più spesso lo vivono come innato e immutabile.
E) Non siamo sessualmente orientati in modo stabile e unico ma possono determinarsi dei cambiamenti. Ci sono persone che vivono anni da eterosessuali e poi sperimentano, in alcuni periodi, cambiamenti nell’attrazione sessuale, nelle fantasie e nel desiderio. Questa instabilità riguarda tutti: sia gli eterosessuali che gli omosessuali.

Infine, a conclusione, non possiamo trascurare il fatto che se si potesse fare ricerca in assenza di pressioni sociali, condizionamenti culturali ed educativi di una società positivi per etero e molto negativi per omo, probabilmente le percentuali di coloro che esprimono chiaramente il loro orientamento sessuale sarebbero diverse. Ci sono due dati che possono essere valutati su questo, con una progressiva liberalizzazione dei costumi, crescono le percentuali dei non allineati. In un clima sociale più rigido sembrano di meno, in situazione punitiva diventano rarissimi, e noi non crediamo che la situazione politica abbia una qualche influenza sulle attenzioni sessuali di una persona. È stato inoltre appurato che persone che hanno rapporti di natura sessuale, in modo occasionale o continuativo, con una persona dello stesso sesso, sono molte di più delle persone che si definiscono omosessuali. Sarà un comportamento ipocrita ma noi non abbiamo nessuna intenzione di giudicare, se li fa sentire bene in questo modo, lo accettiamo senza evidenziare nessuna criticità scientifica.












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