Scemenze o demenziale, semplicemente teorico

Normalmente la sindrome dello scrittore colpisce chi non ha tante idee che siano in linea con uno spirito nobile, concetti teoretici, proposizioni di spessore. Qualsiasi cane ha idee in continuazione: mangiare, dormire, grattarsi e forse altri più articolati e complessi, allora come fa un uomo od una donna a non avere pensieri e necessità? Se hai idee nella testa perchè non si possono scrivere? 

"La realtà è dissociativa, l'approccio empireo e la natura della cose è tale da poter essere compresa."

Che poi queste idee siano degne di essere condivise, lette (vedi sopra) ed anche studiate è problema diverso dal non avere idee: questo pigiama puzza, questa casa è disordinata, quella culona è scema ed antipatica, non proprio roba da scriverci un libro, ma pensieri banali. A questo punto però non è solo problema di necessità impellente che blocca la scrittura creativa, ma anche la capacità di esporla. Ho fame, ho tanta fame e tanta sete, che buona sta roba, che profumo questo vino, il bouquet di questo vino è particolarmente corposo, il profumo di rosa selvatica con un ritorno di sottobosco nel momento in cui accarezza il palato alla giusta temperatura di questo rosso è qualcosa di estasiante, il bagaglio odoroso di questo splendido calice di vino è EMPIREUMATICO - TOSTATO ( Dal greco empyreuma, empyreumatos, carbone ricoperto di cenere per accendere il fuoco. Sono particolari odori chimici solitamente legati all'affinamento in legno.), il colore è rubino, la carezza al palato sensuale, il gusto possente ed amaro con delicatezza. Dalla fame all'arrivare al miglior ristorante del mondo (italiano) dove ogni singolo boccone è frutto di sapiente maestria e diventa esperienza mistica e riscoperta di profumi ancestrali che ti avviluppano come fosse un dolce abbraccio, credo che ci siano differenze ma non così tante. 
(le foto non hanno nessuna pertinenza con quanto scritto)

Ma chi sono io per criticare? Sono sicuramente tostato, con una discreta panza, che definisco risultato di golosa curiosità ed esperienza di vita, con un pisello che a volte è più teorico che concreto, ovvero sono un grande adoratore del bello e dell'immaginario erotico meno collettivo ma più intimista, ma alla fine non ho poi tutto questo grande desiderio di avvicinare una ragazza perdere ore, per divertirla, riverirla, ascoltarla, pensarla ed interpretarla, per procurarmi un orgasmo che forse non capita e se capita ma lei fosse scema avrei sprecato un'infinità di tempo annoiandomi alle sue storie più cretine che dettagliate e comunque precise fino all'esasperazione chiedendomi che cosa mi frega.

Teoria anche questa anzi forse scemenza ma nobilitante anzi snob perchè come disse un'amica culturalmente interessante ed anche piacevole da vedere ascoltare ed interpretare, SNOB non vuol dire che sei nobile anzi SINE Nobilitate, ovvero senza nobiltà, quindi un semplice miserevole puzzone. Esiste anche di peggio: quello che ti dice: vedi queste scarpe? Louboutin 600€ ed io a quel punto dovrei scoppiare d'invidia, cosa che non accade.
 
Fossi Aristotele concluderei a questo punto che al mondo esistono sempliciotti ed intellettuali, ma tra quest'ultimi ci sono penosi, complicati, puzzoni, ridicoli, astrusi e ci sono anche quelli che sanno un sacco ma non hanno capito solo memorizzato. L'ultimo nobile intellettuale degno di tale nomea era Umberto Eco e la sua scomparsa ha lasciato un profondo vuoto nell'intellighentia aristocratica italiana, al momento ci resta briatore ..........




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