Da Polis a politichina



Ma lo sanno quello che fanno?


L’Italicum è un male, in termini meno politichesi, una stronzata anticostituzionale. L’esperienza di una legge elettorale cretina, il Porcellum stracciato dalla Consulta, ha già massacrato l’Italia mettendola in condizione di subire Monti e roba varia. Fare un’altra assurda legge, non solo non sarebbe bello, ma criminale. Eppure in nome di un riformismo tanto infame quanto pubblicizzato e conclamato, si ripercorrono strade che sfiorano il ridicolo, se pensiamo che invece di giocare questi fanno politica, vengono i brividi. La televisione più servile che generalista, o quella specializzata, soprattutto in lecchineria del politico in auge, sbandiera paroloni vuoti come maggioritario, proporzionale, premio di maggioranza, come se fossero questi i concetti che valgono qualcosa. Per 40 anni di proporzionale puro, la DC ha governato senza tanto ricambio, in 20 anni di maggioritario, i governi non hanno tenuto la legislatura e ci sono stati ribaltoni, rispetto all’esito elettorale, che nemmeno chi li ha fatti ha capito, eppure la stabilità in televisione pare sia maggioritaria.

Polis è il termine utilizzato per indicare la città nell’antica Grecia, intesa non come un moderno contesto urbano ma identificabile con la comunità (i Romani la chiamavano civitas). La politica sarebbe l’arte del far convivere, di sviluppare, di dare uno scopo sociale, è la visione di un futuro migliore ad una comunità. Laddove non esiste politica oppure non vi è confronto tra parti, idee e scambio, le società sono tristemente peggiori. Anche la Cina con il suo monolitico comunismo all’apparenza è passata da terzo mondo a prima o seconda potenza mondiale, nel momento in cui si è aperta al confronto ed al dialogo con l’occidente. Questa sarebbe vera politica, invece in Italia si vorrebbe ricominciare con una proposta per eleggere i rappresentanti che pare violare l’ottima costituzione italiana fin dalle basi.
Le pluricandidature: capi e caporali di partito possono candidarsi in 10 collegi su 100 totali. Se diventando plurieletti, dopo dovranno scegliere, ed allora i loro votanti negli altri 9 collegi (ma anche se vinci in 2 e perdi in 8) ? Buggerati, infinocchiati, ditelo come volete, ma si andrà a votare una persona e salutare in stazione un’altra che parte per Roma.
Le liste bloccate: con il Porcellum, i parlamentari sono nominati dai partiti, anziché scelti dai cittadini, per la Consulta questo sistema «ferisce la logica della rappresentanza». Ebbene con l’ Italicum i nominati restano, ne troviamo di meno ma saldamente agganciati alla sedia. Bravi, siccome avete capito bene cosa vi hanno detto, siete proprio furbi a riproporlo con una leggera variazione. Verrebbe da dire a qualcuno, ehi Ciccio non sei in azienda dove nomini chi ti pare purché sia un leccaculo, ma quelli che non lavorano per te, vogliono decidere liberamente chi li rappresenta, forse anche nel tuo partito. Poi ci saranno i parzialmente preferiti, non ci sembra bello.
Le differenze: l’Italicum, sistema maggioritario, s’applica alla Camera, non anche al Senato, dove invece resta un proporzionale puro. Nonostante la sbandierata riforma, finché il Senato non viene definitivamente chiuso, è ragionevole votare con due marchingegni opposti? La Consulta ha già risposto, questo modo offende «i principi di proporzionalità e ragionevolezza».

Se il dibattito fosse tra sistema maggioritario e proporzionale, in Italia abbiamo avuto entrambi, perché non valutiamo cosa accaduto, quali problemi entrambi hanno portato e come risolvere l’equilibrio governabilità e rappresentanza democratica. Mariotto Segni è passato di moda 20 anni fa, questo dualismo è vecchio, penoso, insensato. Sarebbe un discorso troppo elevato per questa classe politica, chiedere di trovare un accordo equilibrato, che salvaguardia democrazia e dibattito, senza fermare le urgenti decisioni che talvolta servono? Il motivo di questa voglia di maggioranza assoluta è semplice, capetti da due soldi che non sanno dialogare e confrontarsi, vogliono arrivare a maggioranza, anche senza i voti per comandare comodamente, vogliono essere dei re (in minuscolo) perché essenzialmente l’opposizione li annoia, invece di ascoltare chi solleva problemi, vogliono decidere da soli al meglio ed evidentemente questo meglio sono i loro interessi. Attenzione però, questi non sono cretini, lo sanno già che l’Italicum è poco costituzionale, ma allora perché insistere? Perché è tutta una finta, una farsa riformistica, bisogna cambiare per far vedere che si cambia, se questo cambiamento è falso, inadeguato, inutile, è lo stesso perché comunque bisogna proclamare che si è fatto qualcosa. Si finge di risolvere i problemi, ma si insegue invece una carriera e non un sogno o un’ideale. Sbruffoni e protagonisti per sempre e da qualsiasi angolo li guardi. In questi commenti, non ho ambizione ad essere preso sul serio, ma questi ci battono tutti nel loro essere poco seri. (Pertanto mettiamo foto di ballerine come commento, perchè sono meglio dei nani della politica)

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