Controversie Filosofiche

File n.4 La guepiere ed il reggicalze


Il reggicalze è un indumento intimo femminile formato da una cintura/fascia che cinge la vita e si appoggia ai fianchi, e da alcune bretelline dette giarrettiere, solitamente elastiche e regolabili in numero da due a otto ma comunemente quattro, poste longitudinalmente alle cosce, aventi ciascuna alla sua estremità inferiore un gancetto, a pinza o a slitta, atto a fissare le calze.
La leggenda ne attribuisce la paternità a Gustave Eiffel. Nel 1876 il merciaio Fereol Dedieu ne ideò un prototipo per ragioni medico-sanitarie; infatti, le giarrettiere causavano problemi di circolazione sanguigna ad alcune donne. Il prototipo fu però giudicato inestetico e poco seducente. Quando la moda impose il corsetto dotato di laccetti per sostenere le calze, furono le inglesi ad adottarlo per prime a partire dal 1893.
Intorno al 1910, il grande sarto Paul Poiret creò il reggicalze così come lo conosciamo oggi, in concomitanza alla decadenza del busto e a favore di un intimo più leggero. La locandina del film L'angelo azzurro, in cui si vede Marlene Dietrich indossare un reggicalze in una sublime posa provocante, contribuì ugualmente a lanciare questo indumento intimo. Va tuttavia ricordato che per questioni di praticità molte donne nella quotidianità indossavano le calze da reggicalze senza il reggicalze, semplicemente arrotolando la parte superiore della calza (dando il via alle antenate delle moderne autoreggenti).
Questa è storia documentata, non sono certo illazioni di un Chiunque De Nessunis. Che sia scomodo, irritante, poco usabile ecc... , ma non ci si deve fare la maratona!



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File n.3 La Vera Cul-tura 


È la più grande massa muscolare del corpo umano, un inesauribile deposito di energia dove si accumulano le sostanze di riserva. Non è difficile indovinare di cosa si parla. Ci permette di stare seduti, di muovere le gambe e di accavallarle, di camminare. Se non avete capito, smettete di leggere, qui!

In più è uno strumento invincibile di seduzione, da sempre uno dei punti più caldi dell’immaginario erotico sia maschile (sia femminile). Quando gli occhi scivolano giù per posarsi sul fondoschiena, donne e uomini lo fanno per puro piacere, per feticismo o incuriositi dalle dimensioni. Il culo, sembra esser fatto proprio per "farsi guardare".
Arte: Il particolare dei glutei de Le Tre Grazie, scolpite da Canova, riprende l'ideale di bellezza occidentale coniato dall'arte classica greca. Venere, infatti, dea della bellezza era anche detta Callipigia, cioè "dalle belle natiche". Ma questo è solo un punto di vista, che non troverebbe conforto negli occhi di una tribù africana, i boscimani: per loro la donna deve avere natiche e glutei ipertrofici perché venga scelta come moglie.
Un collier di perle su una scollatura di glutei da capogiro. Questa immagine scherza sulla somiglianza di forme tra seno e natiche ma è spontaneo il riferimento ad una teoria antropologica sulla riproduzione: l'erotismo del seno delle donne ha un'ancestrale origine in quello del sedere.
James Joyce che nessuno può negare sia un autore di prima grandezza nel firmamento letterario, scrive:
Carne salata come il culo della moglie di Lot. Oh, la puttana del vicolo! Però Joyce nell’Ulisse, da grande artista e uomo che apprezzava le donne ha anche scritto: Bocca fatta apposta. Come Molly. Perché quella puttana d’alto bordo aveva una veletta solo fino alla punta del naso. Le dispiace, scusi, dirmi che ore sono? Le dirò che ore sono in quel vicoletto buio. Dire prugne e prismi quaranta volte tutte le mattine, è la cura per le labbra grosse.
Tornando al culo, non si può negare che concettualmente è stato rappresentato con vera arte, di ogni genere, sicuramente da arti grafiche ma anche dalla letteratura e dalla danza.

Con questa nota, non vogliamo farne un isterico elenco se ci sono più culi nei quadri rispetto alle aureole, ci sembra sterile, quanto inutile fino a rasentare il cretino. Nobilitiamoci tutti, valutando ed esprimendo opinioni. La prima affermazione pseudo scientifica da valutare e la seguente: la sessualità della specie umana di migliaia di anni fa, per maggiori garanzie di riproduzione, si è sempre sviluppata da dietro (come per gli animali). Quando
l'uomo ha cominciato a camminare eretto e ad accoppiarsi frontalmente, ha utilizzato il seno come un sostituto visivo dell'"antico" ed erotico sedere.
Vediamo se risponde al vero, perché personalmente trovo che siamo su livelli filosofici diversi. Il seno ha la funzione biologica di allattare, che sia necessaria nei primi mesi di vita e che diventi piacevole con il tempo, non si discute, ma è una funzione che ha una sua attrattiva collegata al nutrimento. Il culo non ha nessuna connessione con questo, la forma dei glutei e la loro grandezza non è indispensabile come un seno prosperoso che simboleggia tanta possibilità di sfamare. E’ un muscolo importante, usato per dimostrare forza e vitalità della persona, capacità di correre, ma non può essere questo il fascino riproduttivo. L’energia di una culatta significativa non diventa attrazione, la possanza non è elemento primario, in questo caso bisogna cedere il passo all’eleganza e quindi l’espressione massima di artistica bellezza è un seducente culo femminile.

Oltre un certo è macelleria, ad esempio Jennifer Lopez e Nicki Minaj sono due cantanti apprezzate per doti fisiche e vocali, sulle doti vocali non mi esprimo ma potrei, sulle doti fisiche sono due culone gigantesche come lo è Kim kardashian che invece non ha altre qualità. Questa non è arte, questo è genocidio, come diceva Bowie, del buon gusto aggiungo io. In Italia Valeria Marini, famosa per la sua carnosa bellezza non è un genocidio ma una semplice strage di buon gusto. Chi le apprezza ??? Perché negli States ed anche in Italia ci propongono modelli di bellezza ( e ribadisco culone) che non si capisce bene a chi siano graditi? Ci ritengono tutti delle bestie. Rifuggo ogni equivalenza artistica tra queste carni, appena citate, ed un bel culo femminile.
A queste situazioni si oppongono culi secchi che sfilano con acclamate case di moda e che attirano poco quanto le altre. Solo i cani che nelle favole gradiscono le ossa, apprezzano. Respingiamo con sdegno totale anche chiappe ossute anoressiche. Nella realtà sia i cani che le persone amano la carne, quando è modellata bene diventa magnetica non solo per i denti ma anche per le labbra, in questo caso probabile che diventi anche bella.
Tutta questa eccessiva dissertazione deve concludersi con una domanda, perché tu non sei d’accordo ???? Come diceva un famoso comico “non ci posso credere”, che qualcuno non sia d’accordo su un bel culo.



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FILE n.2 Donne e desiderio


I fattori psicologici come educazione, cultura, tabù sociali e religiosi, eredità dei secoli passati, esercitano ancora una pressione morale importante sulle donne, che esprimono meno liberamente il loro desiderio sessuale rispetto agli uomini. Il desiderio della donna viene più che altro provocato, spesso dalla voglia e l’eccitazione dell’altro, da un contesto favorevole, rilassato ma anche un po' più pericoloso.


Trovo che sia un'idiozia che molte ricerche e molti articoli, psico, riportino elementi di questo genere. Pregiudizi atavici, secoli passati, cultura sterotipata, che impediscono alle donne di far sesso oggi, ed anche domani, sono decisamente una buona scusa per affermare tutto ed il suo contrario. Questo non vuole dire che non sia vero talvolta, ma per una timida educanda, ci sono 300 sguaiate lavandaie arrabbiate come spartani alle Termopili, guardare in televisione. 
"No caro, stasera niente, ieri mal di testa, ma oggi sento il richiamo della foresta", e con questo si scopre perchè Tarzan urla spesso.
 
Americanate:
  • hanno rilevato che le donne con i seni piccoli sono più sensibili alla stimolazione erotica rispetto alle loro consimili più dotate. (Università del Texas).
  • solo una percentuale compresa tra il 15 e il 35% delle donne raggiungono l’orgasmo durante il rapporto sessuale, senza alcuna stimolazione clitoridea di accompagnamento.
  • record di orgasmi femminili ottenuti nell’arco di un’ora durante uno studio di laboratorio è di 134. Le donne hanno un’anatomia tale che l’orgasmo multiplo è spesso solo una questione di pratica: l’esperienza insegna che l’orgasmo non arriva soltanto per caso, ma si apprende, si coltiva e si moltiplica.
Ci vado io a premiare la recordwoman, lei è più energica del campione del mondo di ciclismo con il record dell'ora. Sono leggermente intimidito ma sarei anche onoratissimo. Mi piace anche il "solo il 35%", che sarebbe un terzo. Se ci fossero il 35% degli italiani soddisfatti saremmo un paese meno in crisi e persino felice.

Non solo le ricerche, ma anche l’esperienza clinica dimostra che molte donne, pur avendo rapporti sessuali che si concludono con un orgasmo, non per questo ritengono “soddisfacente” la propria vita sessuale: le donne, per dirsi davvero eccitate, devono sentirsi tali non solo nel corpo, ma anche nella mente, nel cuore, nello spirito.

L'esperienza clinica qui non distingue tra eccitazione, amplesso ed amore. Un uomo con erezione sarebbe eccitato, ma se attratto, incuriosito, calamitato ed altro diventa innamorato. Una donna deve essere coinvolta a tutti i livelli per essere eccitata, ma per farla innamorare allora basta aggiungere un sacco di soldi oppure no? 







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FILE n.1 Uomini e desiderio


Le categorie maschili di cosa si desidera sono semplici, ti piace il culo e le labbra, ti piacciono le tette e gli occhi, ti piacciono altri maschi.


Detto questo, siccome i maschi non sono così semplici come dicono, tutte e tutti, esistono varie  concezioni metafisiche di espressione del piacere, che sono la culologia e la tettologia. 
A questo punto, meno nella realtà ma più sul piano teorico, però le fazioni si contrappongono tra loro oltre che nel dibattito filosofico anche su un piano più squisitamente sociologico. Non si capisce perché i figli di una cultura sessualmente repressiva, come quella dei padri fondatori americani, siano molto orientati verso l’enormità mammellare ed invece altre culture con radici molto diverse siano ammiratori della sinuosità posteriore. A questo proposito, mentre i mammellari sono indistintamente orientati verso l’abbondanza, i tergali sono variamente orientati verso forme ed opinioni molto frazionate, a cuore, a bauletto, ad abundantiam, ecc…, mille rivoli contrapposti con discussioni assai aspre e conflittuali.

Sempre tette e culi sono, ma banalizzare i vari dibattiti significa anche banalizzare l’enorme produzione artistica che i vari archetipi di corpo femminile hanno generato.

L’arte, dopo lo scontro filosofico è l’altra barricata di scontro tra opposte fazioni. Concezioni diverse rappresentate da Bernini, Bottero, Dalì, Michelangelo, Vasari, Botticelli, sono elevatissime espressioni di bellezza che non possono essere minimizzate storicamente e/o artisticamente (forse, visto che tutto è relativo perchè non anche questo?). 

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